CZ Lumen

Antonio Affidato

Data: Giugno, 2016

Un’opera dell’orafo e scultore Antonio Affidato a Papa Francesco

Il govane Antonio Affidato, figlio d’arte del papà Michele, ha realizzato una particolare scultura consegnata a Papa Francesco in occasione dell’ incontro avuto nell’udienza dell’8 giugno tenutasi in Vaticano. La scultura, raffigurante una barca, la nave di Pietro, con su due mani che tengono un’ostia è l’opera con la quale Antonio Affidato ha inteso raffigurare artisticamente l’anno Giubilare. La barca vuole raffigurare la Chiesa che mentre solca nel mare non sempre calmo dell’umanità, è punto di riferimento per l’uomo. Le due mani, invece, che tengono il pane vuole raffigurare la Chiesa che si fa cibo per tutti, dar da mangiare agli affamati è una delle opere di misericordia corporale, di questo anno giubilare della misericordia che stiamo vivendo. Nel corso dell’incontro il Santo Padre si è dimostrato particolarmente attento alla spiegazione dell’opera da parte dell’artista e, dopo averlo accarezzato, stringendogli le mani gli ha detto: “Bravo Figlio! Continua sempre così”. Una grande emozione quella vissuta dal giovane Antonio Affidato che pur frequentando gli studi accademici, in alternanza con la scuola partecipa attivamente anche alle iniziative sia artistiche che organizzative promosse dall’ azienda Michele Affidato orafo.


CZ Lumen

Opera di Ilario Parentela

Data: Maggio, 2016

Fonte: Gazzetta del Sud

"Punch311 disegna i murales per la finale di Champion League

Il catanzarese Ilario Parentela, 26 anni, è stato scelto fra i cento writers che hanno preparato il murales in occasione della finale di “Champions league” di calcio che si disputerà il 28 maggio allo stadio San Siro di Milano.

Tutte le centocinquanta immagini completate con la tecnica spray a colori copre un chilometro di superficie e quella creata da Ilario rappresenta Gennaro Gattuso, ex calciatore del Milan ma calabrese di nascita …

Ilario, in arte Punch311, è studente dell’Accademia di belle Arti del capoluogo (calabro) e operatore socio sanitario, con un’esperienza di due anni come volontario nel carcere minorile come professore di spray paint e areografia.

In questi giorni è stato chiamato anche a Cosenza per il progetto “Unical creativa” con l’associazione “Quantum artist” insieme al suo compagno Salvatore, in arte Sart One, studente dell’Accademia di Belle Arti e già artista visuale autodidatta che spazia dai graffiti writing alla pittura su tela con cui ha lavorato anche nel Parco della biodiversità e nel quartiere Lido. A Rende, già presenti lo scorso anno e premiati dal prorettore Guerino D’Ignazio realizzeranno i graffiti nell’area polifunzionale dell’Università con il tema natura e cultura (per esempio libri in mezzo a paesaggi). Il progetto è stato pure patrocinato dall’Unesco e punta alla riqualificazione del territorio e dell’ambiente.


CZ Lumen

Claudio Cosentino ed il Direttore Anna Russo

Data: Maggio, 2016

Nomination agli OSCAR per Claudio Cosentino

Con grande piacere annunciamo la recente Nomination al 2015 ADG Awards-Arts Directors Guild del Prof. Claudio Cosentino, concept artist per le scene del film King Tut. Si tratta di un colossal in costume, in tre episodi, girato in Marocco negli Studios Atlas di Ouarzazate, che vede Ben Kingsley protagonista.

La vicenda si svolge nell’antico Egitto, e dà modo allo scenografo di ricostruire tutta intera questa civiltà. Le scene devono avere grandi doti di impatto, poiché per le immagini dell’Antico Egitto occorre reinventare un genere piuttosto ricorrente negli schermi cinematografici. Tali ambienti devono inoltre dialogare con la visione che ne abbiamo nella nostra immaginazione, così realizzare una sintesi tra esigenze talmente divergenti non è facile impresa. Notevoli, dunque, devono essere le qualità del concept artist, poiché una nuova versione di questi ambienti deve superare le magnifiche realizzazioni già passate alla storia del cinema.

E’ con grande piacere, quindi, che informiamo del prestigioso e difficile traguardo raggiunto da un docente dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, sottolineando il livello della ricerca a cui è pervenuto il nostro team di insegnanti.

Paolo Aita


CZ Lumen

CZ Lumen

Data: Novembre, 2014

Link: Eventi e Produzioni

Sabato 15 novembre 2014 ore 12
Servizio televisivo Happening Urbano Multimediale "CZ Lumen" all'interno del contenitore del TG3 Regione Calabria

all’Happening Urbano Multimediale realizzato con tecnologia digitale di proiezione architetturale 3D - Videomapping denominato:
“CZ Lumen” Le superfici prendono vita.
"L'Arte non ha luogo ne tempo. Essa è la scintilla che accende il pensiero."

Progetto a cura della Prof.ssa Elvira Todaro (Cattedra di Design)
in collaborazione con i docenti:
Prof. Claudio Cosentino (Cattedra di Scenografia - Cultore della Materia: Manuela Corapi);
Prof. Francesco Righini (Cattedra di Modellistica - Cultore della Materia: Angelo La Manna);
Prof. Luca Vasta (Cattedra di Storia dell’Arte).
Supporto tecnico: InSynchLab
Studenti ed ex studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, opere di:
Gina Mosca, Marina Elia, Leonardo Canistra, Paolo Daniele, Laura Stancanelli, Raffaele Colao, Matteo Lo Prete, Simone Oscar Fabietti, Marta Cerminara, Greta Teti e Steven Cech Visciglia.


Marco Ronda

Marco Ronda

Data: Giugno, 2014

Un Sogno che diventa realtà.

Il prof. Claudio Cosentino scenografo e docente della "Scuola di Scenografia", impegnato con le riprese del suo ultimo film per il Cinema, ha proposto come suo assistente l’allievo Marco Ronda, che sarà impegnato al fianco di Cosentino per ben quattro settimane. La produzione del film è Italo Svizzera, il regista è Marco Maccaferri e le riprese si realizzeranno in Lombardia. Per l’allievo è il suo primo film grazie all'Accademia.


Dario Argento

Dario Argento

Data: Novembre, 2013

Dario Argento incontra gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro...

...nella magnifica cornice del Teatro Politeama alla presenza di tutte le autorità cittadine. Durante l'incontro gli studenti hanno posto al regista domande sulla tecnica della scenografia in 3d, insegnata in Accademia dallo scenografo Claudio Cosentino, che ha curato l'ultimo film di Dario Argento "DRACULA" e hanno ascoltato le musiche del maestro Claudio Simonetti.


Alessandro Mendini

Alessandro Mendini

Data: Ottobre, 2013

Alessandro Mendini regala una sua opera all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Dopo esser stato invitato a visitare l'Accademia di Belle Arti qualche mese fa (per la presentazione dell’inedito video “Mendini e l’era del postmoderno” nell'ambito della rassegna Divergenze Parallele al Museo MARCA, a cura di Raffaele Simongini ed Alberto Fiz), Alessandro Mendini ha regalato una sua opera serigrafica all’Istituzione calabrese.
Sensibile artista e designer di chiara fama (rinnovatore del design italiano, vincitore del Compasso d’oro nel 1979 e nel 1981, direttore di alcune riviste di architettura quali Casabella, Modo e Domus), Mendini ha colto e l'impegno e lo spirito innovatore - o di rinnovamento - dell'Accademia di Catanzaro, dimostrando la sua stima sincera con un dono-simbolo, che resterà a futura memoria.

In una mail privata al Direttore, Mendini scrive:
Cara Anna Russo, sono contento di avere avuto l'occasione e il piacere di visitare la tua Accademia, vedere i lavori e parlare con tutti voi. Un bel pomeriggio.
Ricordando che con passione stai raccogliendo delle opere per l'Accademia, ti invio a parte una mia serigrafia, realizzata in Germania nel 2003.
Spero di farti cosa gradita.
Cordiali saluti, Alessandro Mendini

L'opera è entrata a far parte della collezione permanente dell'Accademia, un patrimonio culturale, oltre che storico-artistico, che testimonia la sua aderenza e la sua pregnanza sul territorio, ma che soprattutto mostra la sua identità, prettamente votata al contemporaneo, costruita in quarant'anni di attività, grazie all'impegno costante dei suoi direttori (a tal proposito ricordiamo i notevoli risultati della direzione dell'arch. Anna Russo) e del corpo docente.
Fiore all'occhiello di una ricca collezione, ancora in espansione, la serigrafia di Alessandro Mendini sarà visibile al pubblico, così come le oltre quaranta opere esposte in Accademia, in occasione dell'Open Day previsto per lunedì 14 ottobre p.v. (dalle 9.00 alle 18.00), in cui saranno presentati ufficialmente i nuovi Bienni specialistici e i nuovi spazi di lavoro.


Alessandro Mendini

Wood Sculpture Contest Sila

Data: Ottobre, 2013

Link: Eventi e Produzioni

Presentato il programma del "Wood Sculpture Contest Sila"

E’ stato presentato oggi l’interessante programma del Wood Sculpture Contest Sila 2013, l’evento biennale organizzato dalla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Il progetto, avente come obiettivo finale la valorizzazione territoriale, è indirizzato allo studio della Scultura in legno, all’approfondimento delle dinamiche di interazione sulla natura e all’avviamento di condivisioni nel dibattito filosofico tra didattica ed estetica.

Il Contest, arrivato alla seconda edizione, si svolgerà dal 7 al 13 ottobre presso il Complesso Granaro a Sorbo San Basile. Tema dell’edizione 2013 è “L’albero della Cabala”, l ’Albero della Vita è la base cognitiva sulla quale i 15 artisti/studenti, selezionati da un comitato scientifico costituitosi per l'occasione, sono invitati ad esprimersi per un’intera settimana di workshop con artisti di fama internazionale quali Andrea Caretto, Raffaella Spagna, Eugenio Giliberti, Maria Theresa Alves e Jimmie Durham.

Durante la conferenza stampa il Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, la prof.ssa Anna Russo, e la prof.ssa Rosaria Iazzetta, docente ABA e referente del progetto, hanno illustrato il programma del Wood Sculpture. Il processo creativo, determinato dall’affascinante mix tra estetica e didattica, prevede incontri, workshop e talk con l’intento di esplorare i rapporti con l’ambiente, di studiare le dinamiche della natura e soprattutto di creare bellezza e crescita culturale.

Durante l’incontro sono stati inoltre presentati i 15 artisti dell’Accademia ammessi alla partecipazione del Workshop: Elvira Malysheva, Leonardo Cannistrà, Lorenzo Attisani, Francesco Barillaro, Carmela Cosco, Antonio Schipani, Alessandro Donato, Nicola Bevilaqua, Simone Fabietti,, Antonella Rotundo, Maria Teresa Sorbara, Francesco Gabriele, Gianluigi Ferrari, Valeria Dardano ed Antonio Varano. Tra questi verrà selezionato il vincitore dell’edizione 2013 del Wood Sculpture che verrà premiato dall’artista di fama mondiale Jimmie Durham.

Le opere migliori, insieme a quelle della prima edizione 2011, entreranno a far parte del Museo Plein Air, un parco dedicato alla scultura ed alla natura, che si inaugurerà nella terza edizione del Wood Sculpture Contest Sila 2015. Alla base dell’idea progettuale del contest della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti c’è il pensiero di George Perkins Marsh secondo il quale “Natura e cultura sono intimamente legate, e meritano entrambe, o forse sarebbe meglio dire necessitano, forme organizzate di salvaguardia, perché, entrambe sono custodi di memorie collettive che devono essere preservate e trasmesse alle generazioni future”. Laddove i luoghi dell’arte e della natura si depauperano dei valori primordiali la riflessione attraverso la natura dello spazio fisico e interiore diventa prioritaria e non più rinviabile. L’albero della vita sarà dunque anche la rete che metterà in relazioni gli artisti internazionali invitati a presiedere e a confrontarsi con i giovani, il pubblico e l’ambiente.

Il video


Zorio

Gilberto Zorio visita l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Data: Giugno, 2013

A Catanzaro per un breve soggiorno d’artista (la presentazione del video “Gilberto Zorio: il viaggio di una canoa” nell’ambito di “Divergenze Parallele. Tracce d’arte in Tv” al MARCA, a cura di Raffaele Simongini ed Alberto Fiz) Gilberto Zorio visita l’Accademia di Belle Arti.

Invitato dalla Direttrice arch. Anna Russo, l’artista passeggia, divertito e divertendo, tra le aule dell’Accademia. Osservando i lavori degli studenti, racconta aneddoti del suo passato, profondamente consapevole che è «la volontà di fare» a poter cambiare la realtà che abitiamo.

Zorio sa che «la realtà è la forza motrice della fantasia» e che l’Accademia è il luogo per antonomasia dell’educazione proficua alla fantasia, per questo invita gli allievi a far di più e a far meglio, ma anche a «chiedere, chiedere, chiedere».

Chiedere di più ai docenti; chiedere di più alle Istituzioni, per «compiere quello scatto di qualità che è in realtà la pratica di ogni giorno»… perché «l’Accademia di Catanzaro attende solo le risorse economiche per decollare ed esser maggiormente nota».

In un momento storico così difficile il suo monito è volto alla tutela del patrimonio storico-artistico italiano (il più importante al mondo, afferma). Ma ancora più necessario è «investire sui giovani». Difatti, il compito del docente - dell’Accademia - è quello di «insegnare a lottare, insegnare a sognare… perché se non si sogna la realtà, si è sconfitti». La sua dimestichezza col mondo dell’arte tout court (come artista che ha influenzato il modo di vedere e vivere l’arte, ma soprattutto come ex-docente ed ex-allievo) gli permette di elogiare la tenacia dell’Accademia catanzarese, che non soccombe alle difficoltà materiali incontrate, esortandola a mantener salde forza e determinazione, in virtù della grande responsabilità che l’istituto ricopre, per plasmare positivamente il futuro, proprio attraverso la speranza, «che sia fatta di energie o di forme».

E le speranze - sul futuro - di Gilberto Zorio sono ovviamente rivolte all’Arte.

Perché «l’Arte fa. L’Arte crea. L’Arte permette al sogno di perpetuarsi».


Zorio

Al Marca di Catanzaro Nunzio, Mendini, Zorio e Spalletti

Data: Giugno, 2013

Nunzio, Alessandro Mendini, Gilberto Zorio e Ettore Spalletti. Sono i protagonisti del ciclo d’incontri previsto al MARCA, dal 23 maggio al 4 luglio, in occasione dell’evento organizzato dal museo di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Rai Educational.

“A pochi giorni dall’inaugurazione di Bookhouse. La Forma del Libro che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, il MARCA coinvolge quattro grandi artisti e sposta l’attenzione su un altro tema particolarmente attuale come la documentazione filmica e il ruolo della televisione nell’ambito della ricerca estetica contemporanea”, afferma Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro. “Si tratta di un’iniziativa di carattere sinergico che si caratterizza per il forte impatto educativo dove il museo collabora con l’Accademia di Catanzaro, il luogo dove si formano i giovani artisti.”

Il progetto, a cura di Alberto Fiz e Raffaele Simongini, s’intitola Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV e ha lo scopo di percorrere un itinerario inusuale nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso documentari e tracciati filmici che sviluppano dialoghi inediti e trasversali. Così, artisti apparentemente distanti per formazione, rivelano le loro affinità elettive o, meglio ancora, le loro divergenze parallele e questo accade mettendo a confronto le sculture di Nunzio con le combustioni di Alberto Burri, così come i processi alchemici di Marcel Duchamp con quelli che caratterizzano le installazioni di Gilberto Zorio. Ma la mappa degli incroci prosegue contaminando il linguaggio postmoderno di Alessandro Mendini con la magia ornamentale di Giacomo Balla o coniugando le attitudini pittoriche e spaziali di Ettore Spalletti con il paesaggio italiano degli artisti rinascimentali descritto in uno storico documentario da Federico Zeri. “La costellazione dell’arte prende strade impreviste che, attraverso lo sguardo della cinepresa, induce a affrontare il linguaggio estetico al di fuori di schemi precostituiti o di formule ritualistiche che appaiono spesso obsolete”, affermano Alberto Fiz e Raffaele Simongini. “Lo scopo dell’iniziativa è quello di liberare lo sguardo dello spettatore attraverso immagini che propongono dialoghi rinnovati tra linguaggi in apparenza distanti tra loro.”

Tutto ciò avviene con la complicità degli artisti che durante le serate previste nel cortile interno del MARCA (inizio alle ore 21,15) racconteranno la loro ricerca e spiegheranno gli accostamenti che hanno scelto. Il programma inizia il 23 maggio e ha Nunzio come protagonista. Si prosegue il 6 giugno con Alessandro Mendini e Paola Orlandini, produttore e capo progetto di Rai Education, per poi approdare il 20 giugno all’incontro con Zorio. Gli interventi si concludono il 4 luglio con la presenza di Spalletti.

In un dibattito aperto al pubblico gli artisti descriveranno i segreti della loro arte suggerendo una possibile ricognizione sulle pratiche estetiche degli ultimi decenni. All’interno di una possibile dialettica tra idea e realizzazione, intelletto e tecnica, la materia si impone di fronte alle telecamere come oggetto di contemplazione e di analisi in continua metamorfosi.

Le serate, infatti, entrano nel vivo di un dibattito che coinvolge la televisione e i nuovi media come strumenti di una rinnovata indagine critica di fronte ad un sistema dove immagini e parole dovranno necessariamente trovare una nuova sintesi.


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Alessandro Mendini visita l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Data: Giugno, 2013

Foto: Domenico Mendicino

CATANZARO – Alessandro Mendini, il grande designer e artista protagonista con Nunzio, Zorio e Spalletti del programma di incontri "Divergenze parallele: tracce d'arte in tv" in programma al MARCA di Catanzaro, ha fatto visita giovedì 6 giugno all’Accademia di Belle Arti del capoluogo calabrese.

Ad accoglierlo, insieme al Direttore Anna Russo, c’erano i docenti e gli allievi dell’istituzione che si sono affollati lungo i corridoi per strappare al maestro una battuta o un autografo.

Accompagnato da Raffaele Simongini, cocuratore con Alberto Fiz di “Divergenze parallele”, nel visitare tutti i laboratori, il designer due volte Compasso d’Oro ha espresso giudizi lusinghieri sul lavoro svolto dall’Accademia di Catanzaro: “Qui si avverte come il senso dell’oasi. Una positiva promiscuità tra saperi diversi che concorrono alla definizione delle forme”. “Tutto ciò – ha proseguito il teorico del controdesign – si vede dalla concentrazione e dall’intensità di questi lavori. E’ interessante anche il particolare senso dell’attesa e dell’arrivo, non una semplice curiosità, che ho sentito lungo il percorso che mi ha portato in questa struttura, un’accademia davvero buona, tra le migliori, che sembra rispondere alle esigenze della sua funzione e che quindi va oltre l’idea della sede per giocare al salotto culturale”.

Nota Biografica

Alessandro Mendini,architetto è nato a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste "Casabella", "Modo" e "Domus". Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite monografie in varie lingue.

Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali come Alessi, Bisazza, Philips, Cartier, Swatch, Hermés, Venini ed é consulente di varie industrie, anche nell'Estremo Oriente, per l'impostazione dei loro problemi di immagine e di design. E' membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme ed è professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Nel 1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso d'oro per il design, è "Chevalier des Arts et des Lettres" in Francia, ha ricevuto l'onorificenza dell'Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano e all'Ecole normale supérieure de Cachan in Francia. E’ stato professore di design alla Hochschule für Angewandte Kunst a Vienna. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private.

Nel 1989 ha aperto assieme al fratello, architetto Francesco, l'Atelier Mendini a Milano, progettando le Fabbriche Alessi a Omegna, la nuova piscina olimpionica a Trieste, alcune stazioni di metropolitana e il restauro della Villa Comunale a Napoli; il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona, i nuovi uffici di Trend Group a Vicenza, in Italia; una torre ad Hiroshima in Giappone; il Museo di Groningen in Olanda; un quartiere a Lugano in Svizzera; il palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover e un palazzo Commerciale a Lörrach in Germania; il Museo della Ceramica a Icheon, la nuova sede della Triennale di Milano e il Complesso Fieristico a Incheon in Corea, altri edifici in Europa e in U.S.A
(dal sito ufficiale di Atelier Mendini www.ateliermendini.it)


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Divergenze parallele: tracce d'arte in tv

Data: Maggio, 2013

Fonte: Academy of fine arts

Una produzione Accademia di Belle Arti di Catanzaro in collaborazione con Museo Marca e Rai Educational
a cura di: Alberto Fiz e Raffaele Simongini

Continua l'attivismo della nuova stagione dell'Accademia di Catanzaro che sta costituendo un'interessantissima collezione di opere d'arte contemporanea dimostrando a molti che il patrimonio delle accademie non è soltanto quello storico.
Alla Direttrice Anna Russo e al nuovo Presidente Rocco Guglielmo i complimenti della nostra rivista.

Data: Maggio, 2013

Fonte: Museo Marca

Nunzio, Alessandro Mendini, Gilberto Zorio e Ettore Spalletti. Sono i protagonisti del ciclo d’incontri previsto al MARCA, dal 23 maggio al 4 luglio, in occasione dell’evento organizzato dal museo di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Rai Educational.
"A pochi giorni dall’inaugurazione di Bookhouse. La Forma del Libro che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, il MARCA coinvolge quattro grandi artisti e sposta l’attenzione su un altro tema particolarmente attuale come la documentazione filmica e il ruolo della televisione nell’ambito della ricerca estetica contemporanea", afferma Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro. "Si tratta di un’iniziativa di carattere sinergico che si caratterizza per il forte impatto educativo dove il museo collabora con l’Accademia di Catanzaro, il luogo dove si formano i giovani artisti."
Il progetto, a cura di Alberto Fiz e Raffaele Simongini, s’intitola Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV e ha lo scopo di percorrere un itinerario inusuale nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso documentari e tracciati filmici che sviluppano dialoghi inediti e trasversali. Così, artisti apparentemente distanti per formazione, rivelano le loro affinità elettive o, meglio ancora, le loro divergenze parallele e questo accade mettendo a confronto le sculture di Nunzio con le combustioni di Alberto Burri, così come i processi alchemici di Marcel Duchamp con quelli che caratterizzano le installazioni di Gilberto Zorio. Ma la mappa degli incroci prosegue contaminando il linguaggio postmoderno di Alessandro Mendini con la magia ornamentale di Giacomo Balla o coniugando le attitudini pittoriche e spaziali di Ettore Spalletti con il paesaggio italiano degli artisti rinascimentali descritto in uno storico documentario da Federico Zeri. "La costellazione dell’arte prende strade impreviste che, attraverso lo sguardo della cinepresa, induce a affrontare il linguaggio estetico al di fuori di schemi precostituiti o di formule ritualistiche che appaiono spesso obsolete", affermano Alberto Fiz e Raffaele Simongini. "Lo scopo dell’iniziativa è quello di liberare lo sguardo dello spettatore attraverso immagini che propongono dialoghi rinnovati tra linguaggi in apparenza distanti tra loro."
Tutto ciò avviene con la complicità degli artisti che durante le serate previste nel cortile interno del MARCA (inizio alle ore 21,15) racconteranno la loro ricerca e spiegheranno gli accostamenti che hanno scelto. Il programma inizia il 23 maggio e ha Nunzio come protagonista. Si prosegue il 6 giugno con Alessandro Mendini e Paola Orlandini, produttore e capo progetto di Rai Education, per poi approdare il 20 giugno all’incontro con Zorio. Gli interventi si concludono il 4 luglio con la presenza di Spalletti.
In un dibattito aperto al pubblico gli artisti descriveranno i segreti della loro arte suggerendo una possibile ricognizione sulle pratiche estetiche degli ultimi decenni. All’interno di una possibile dialettica tra idea e realizzazione, intelletto e tecnica, la materia si impone di fronte alle telecamere come oggetto di contemplazione e di analisi in continua metamorfosi.
Le serate, infatti, entrano nel vivo di un dibattito che coinvolge la televisione e i nuovi media come strumenti di una rinnovata indagine critica di fronte ad un sistema dove immagini e parole dovranno necessariamente trovare una nuova sintesi.


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La Scuola di Scultura incontra Peppe Voltarelli

Data: Maggio, 2013

Fonte: Catanzaro informa

Un inedito Peppe Voltarelli all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
L'artista ha raccontato la sua storia agli studenti: dal Parto delle Nuvole Pesanti alla carriera solista.

Peppe Voltarelli come non l’avete mai visto. O meglio come lo conoscevate già, ma concentrato in un paio d’ore di battute serrate, opinioni, ammissioni, di quelle sue spiazzanti e genuine nella loro semplicità. Perché la storia – o le storie – che Voltarelli può raccontare sono quelle del calabrese, con gli occhi dello straniero. Così anche per i tanti presenti all’Accademia delle Belle Arti, che hanno risposto positivamente all’invito della docente Rosaria Iazzetta della Scuola di scultura dell’istituto, che hanno potuto vedere la Calabria dall’esterno, in qualche modo, filtrata da quest’artista che veste anni ’70 e porta sempre con sé una chitarra. Prima di tutto, partiamo dal perché dell’incontro: “Il secchio e la fisa/la mano e le idee – La musica libera le idee e il lavoro nobilita l’uomo” è il titolo dell’iniziativa organizzata per dare voce a chi la musica la fa anche come “possibilità di riscossa e di rivendicazione in una terra – si legge nella presentazione - che male digerisce le diversità e i pensieri avanguardistici”, quale potrebbe essere la nostra. E Peppe Voltarelli parla, senza porsi troppi limiti...