MotorHead Art 2519

ComunicaArt: Rebirth 2015

ComunicaArt: Rebirth 2015
21 dicembre 2015 - 21 gennaio 2016
Piazza Matteotti - Piazza Prefettura - Piazza Roma - Inizio 21 dicembre, ore 11.00

Data: Dicembre, 2015

Nell'immediatezza comunicativa propria dell'azione partecipata, ComunicaArt: Rebirth 2015 stigmatizza la necessità di comunicazione dell'arte. Il progetto prevede la realizzazione di un intervento installativo-performativo che unirà idealmente tre piazze cardine del centro storico di Catanzaro, lungo Corso Mazzini, arteria principale.
Piazza Roma, Piazza Prefettura e Piazza Matteotti rappresenteranno metaforicamente i tre "paradisi": in ogni piazza sarà installata dalle ore 11.00 del 21 dicembre, da un gruppo di 30 studenti dell'Accademia di Belle Arti, un'installazione composta da tre banner fotografici. Ognuno di essi mostrerà la visione di una piazza, cosicchè in ogni luogo sarà evocata la presenza degli altri due. Saranno inoltre collocate tre sculture in legno a dimensione umana: Io, Tu, Noi. Ognuna di queste parole-sculture completeranno l'installazione e renderanno ancora più evidente l'unione simbolica dei tre luoghi. Una volta installate le tre opere, sarà tracciato dagli studenti il simbolo-segno del Terzo Paradiso realizzato da Michelangelo Pistoletto.
Difatti l'evento sarà inserito nel circuito nazionale, approvato dalla Fondazione Pistoletto / Città dell'Arte di Biella, che dal 2012 ha indetto il Rebirth Day in data 21 dicembre. Obiettivo del progetto è dimostrare che le nostre azioni sono le protagoniste dei cambiamenti possibili nella realtà che abitiamo, proprio come suggerisce lo stesso Piastoletto.

Cos'è il Terzo Paradiso?
Il Terzo Paradiso è la fusione tra il primo e il secondo paradiso.
Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado a dimensione planetaria. Il pericolo di una tragica collisione tra la sfera naturale e quella artificiale è ormai annunciato in ogni modo¹.
Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra, congiuntamente all'impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici, in quanto da questi dipende l'effettiva riuscita di tale obiettivo.Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale.
Il Terzo Paradiso ha come simbolo una riconfigurazione del segno matematico dell'infinito ed è formato da una linea che, intersecandosi due volte, disegna tre cerchi allineati. I due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo generativo di una nuova umanità.


Marco Trentini, art Director di Ridley Scott

Marco Trentini

Workshop/seminario
“Marco Trentini, art Director di Ridley Scott”
Giovedì 10 e venerdì 11 dicembre dalle 10.00 alle 16.30 - Aula Magna Accademia di Belle Arti di Catanzaro
A cura della Scuola di Scenografia (prof. Claudio Cosentino)

Data: Dicembre, 2015

Cinema e Arte: l'art director di Ridley Scott all'Accademia di Catanzaro

All’Accademia di Belle Arti di Catanzaro torna protagonista il Cinema. Questa volta con il workshop/seminario “Marco Trentini, art Director di Ridley Scott” organizzato dalla Scuola di Scenografia (in programma giovedì 10 e venerdì 11 dicembre dalle 10 alle 16.30, in Aula Magna).

Trentini ha lavorato in numerosi film di grande successo internazionale, tra i quali “Ben Hur” (2009); “Kingdom of Heaven” (2003-04); “The life aquatic with Steve Zissou” (2003, per il quale ha ricevuto il riconoscimento internazionale Excellent in production design award); “Exorcist – The biginning” (2002-03); “Black Hawk Dawn” (2001-02 per il quale è stato insignito per la prima volta dell’Excellent in production design award); “U-571” (1998-99).

Un percorso professionale, il suo, di alto profilo che si è consolidato nel tempo collaborando con illustri registi, da Ridley Scott a Jonathan Mostow, e alcune delle maggiori case di produzione del mondo (20TH Century Fox; Universal Pictures, Paramount Pictures; Warner Bros, Filmauro Production).

Lunghissimo anche l’elenco delle serie tv e delle pubblicità televisive che lo hanno visto nel ruolo di Supervising art director e Set designer (“Sex and the city 2”, “Coca-cola”, “Enron”, “Ferrarelle”, “Tim”).

In questa importante due giorni di lezioni e laboratori, Trentini sarà supportato dall’amico e collega Claudio Cosentino, docente di Scenografia all’accademia di Catanzaro.

Ricco il programma del workshop/seminario che spazierà dalle dirette testimonianze delle esperienze professionali maturate fino all’individuazione delle competenze necessarie per accedere alla professione, senza escludere tutto l’universo dei saperi utili alla costruzione di un set, che presuppongono le discipline della Pittura, della Scultura, della Decorazione e della Grafica. Vasto è infatti “l’indotto” del mondo cineaudiovisivo con importanti possibilità occupazionali che chiamano in causa le tecnologie più avanzate e i mestieri più antichi.

Trentini illustrerà inoltre tutte le tecniche usate attualmente nei films americani con effetti e scenografie digitali, mostrerà le ricostruzioni dei set di importanti lungometraggi, spiegherà come il cinema si è trasformato con l'avvento del 3d e, infine, descriverà le forme e le modalità contrattuali più diffuse in questo settore. Non mancherà un importante momento di verifica e di analisi riservato ai lavori realizzati dagli allievi dell’accademia di Catanzaro.

“Si tratta di un progetto importante che chiama in causa e coinvolge direttamente un grande professionista del cinema – ha affermato Claudio Cosentino, docente della Scuola di Scenografia - Trentini con la sua grande esperienza saprà dare certamente una iniezione di entusiasmo e professionalità ai nostri allievi. Questo workshop/seminario ci auguriamo possa in qualche modo gettare le basi per future collaborazioni tra la nostra istituzione e il cinema internazionale”. Grande sostenitrice del progetto, il Direttore dell’Accademia di Catanzaro, Anna Russo ha ribadito l’importanza di queste iniziative: “I nostri docenti sono innanzi tutto dei professionisti prestati alla didattica. Accade spesso che i professori della nostra accademia coinvolgano e invitino altri professionisti molto noti per integrare la nostra offerta formativa con preziosi momenti di confronto utili alla crescita dei nostri allievi”.


MotorHead Art 2519

MotorHead Art 2519

MUSEO MARCA DI CATANZARO
MotorHead Art 2519
La sostanza che attiva lo sguardo

Data: Novembre, 2015

A cura di:Simona Caramia, Giuseppe Negro, Raffaele Simongini
13 novembre - 09 gennaio
Inaugurazione 13 novembre ore 18:30

Il MARCA di Catanzaro ospita dal 13 novembre al 09 gennaio, MotorHead Art 2519.
La sostanza che attiva lo sguardo, mostra collettiva che vede coinvolte l'industria Caffè Guglielmo e l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Il 13 novembre alle ore 18:00 è prevista la conferenza stampa, alla quale presenzieranno il Presidente della Provincia Enzo Bruno, il Direttore artistico del MARCA Rocco Guglielmo, il Direttore dell’Accademia di Belle Arti Anna Russo, il Direttore responsabile dell’azienda Caffè Guglielmo Daniele Rossi, e i curatori della mostra.
L’inaugurazione è prevista per le ore 18:30.

Obiettivo della mostra è quello di abbinare l’ancestrale funzione rituale dell’arte ad un altro rito importante,che si svolge giornalmente in ogni città italiana: l’atto del bere una tazzina di caffè come momento di socialità vissuta nello spazio conviviale.
La mostra, a cura di Simona Caramia, Giuseppe Negro, Raffaele Simongini, intende proporre un dialogo insolito tra riti differenti, che possono trovare terreno comune nell’esperienza estetica. Il progetto coinvolge 19 studenti dell'Accademia e Sten e Lex, artisti che concepiscono in modo rigoroso la funzione dell’arte quale centro di aggregazione della comunità.
Accanto alla sperimentazione dei materiali e all'intensificazione dell’esperienza estetica, la mostra pone accento su un altro aspetto importante: lo stupore del processo creativo che non risiede più nell'intimo isolamento dell’artista nello studio, ma nella sua entusiastica adesione alla realizzazione di opere pubbliche per la collettività, finalizzate ad una attiva partecipazione delle persone ad un rituale contraddistinto dall'esperienza estetica.
Avvicinandosi all’essenza delle materie, alla sue energia profonda, la mostra invita a compiere nuovi rituali, unendo arte e caffè.
Infatti le trasformazioni avvenute nel Novecento nel panorama artistico e nella società creano insoliti intrecci tra la cultura alta e quella popolare, tra l’esperienza estetica e la vita quotidiana e sollecitano un ripensamento sia della creazione sia della ricezione dell’opera d’arte.
Gli artisti seguendo l’eredità delle avanguardie sperimentano i più disparati materiali provenienti da differenti ambiti, come occasione esemplare di intensificazione delle nostre attività vitali. Secondo questa prospettiva, l’esperienza estetica non si esaurisce nella sfera dell’arte, ma è coinvolta anche nella vita quotidiana offrendo una preziosa chiave di lettura per interpretare la società odierna, connotata sempre di più da una estetizzazione diffusa.


Armonie d'Arte Festival

Armonie d'Arte Festival

VISITA GUIDATA
delle prestigiose installazioni artistiche di alcuni dei più importanti artisti dello scenario mondiale
Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Marc Quinn, Mauro Staccioli.
Stephan Balkenhol, Daniel Buren, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppeheim

Data: Novembre, 2015

DOMENICA 8 NOVEMBRE OTTOBRE ORE 10.30

Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro all'interno del Parco della Biodiversità

Un nuovo incontro alla scoperta dell’arte contemporanea in collaborazione con:
Amministrazione Provinciale di Catanzaro
FAI (Progetto "Ciceroni " in collaborazione con il liceo classico e i licei scientifici della città )
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI CATANZARO

Gli studenti animeranno il parco realizzando opere estemporanee ispirate alle varie installazioni e i lavori prodotti saranno oggetto di successive esposizioni al Parco Scolacium.

Info: www.armoniedarte.com tel: 333 2275985
Tra gli obiettivi della Fondazione Armonie d’Arte, oltre l'intensa e importante parte spettacolistica del festival, c’è la destagionalizzazione dell'impegno attivando una modalità partecipata capace di coinvolgere i cittadini e le migliori risorse professionali del territorio per meglio conoscere i Beni culturali locali, e riaffermando l’importanza del patrimonio storico - artistico e paesaggistico che la nostra terra conserva, nonchè il principio di tutela che oggi deve significare imprescindibilmente "valorizzazione", in primis attraverso il potenziamento della fruizione consapevole.


Alberto Biasi

Alberto Biasi

Incontro dell'artista Alberto Biasi con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Data: Ottobre, 2015

Si svolgerà a Catanzaro, presso la Sala Conferenze del Complesso Monumentale del San Giovanni, sabato 17 ottobre 2015, a partire dalle ore 11:00 (ingresso libero sino ad esaurimento posti), l'incontro dell'artista Alberto Biasi con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

L'incontro, parte integrante del programma di attività collaterali alla mostra "Alberto Biasi. Una nuova ottica 1959/2015. START UP & ENVIRONMENT", si propone di fornire agli studenti e al pubblico partecipante, attraverso il contributo del più celebre protagonista dell'arte cintetica italiana, un confronto ed un approfondimento specialistico sull’arte.
L'evento, è organizzato dalla Fondazione Rocco Guglielmo in collaborazione con il Comune di Catanzaro – Assessorato alla Cultura e si svolgerà presso il Complesso Monumentale del San Giovanni.
Quest'ultimo, situato proprio nel centro della città offre l'opportunità ai giornalisti, agli addetti ai lavori ed a tutta la cittadinanza di potervisi recare con facilità per assistere all'incontro che precederà l'inaugurazione prevista lo stesso giorno alle ore 18.30 al Museo Marca di Catanzaro, Via Alessandro Turco, n.63

Per maggiori informazioni sulla mostra "Alberto Biasi. Una nuova ottica 1959/2015. START UP & ENVIRONMENT" è possibile consultare i siti www.museomarca.com e www.fondazioneroccoguglielmo.it.

Biografia essenziale di Alberto Biasi

Alberto Biasi, nato nel 1937 a Padova, città dove vive e lavora, è uno dei principali esponenti dell'arte cinetica italiana ed internazionale.
Inizia la sua attività artistica nel 1959 e, nel 1960, è tra i fondatori del Gruppo Enne, con cui lavora fino al 1967, per poi continuare la sua attività da solista.
Biasi ha partecipato come protagonista in numerose iniziative di sperimentazione artistica, soprattutto negli anni sessanta. In particolare il suo nome è legato alla stagione di massima popolarità dell'arte ottico-cinetica, grazie alle sue creazioni artistiche costruite sulla base di precise illusioni ottico-mentali. I suoi quadri presentano in genere superfici che cambiano aspetto a seconda dell'angolo di osservazione, dando quindi la sensazione illusoria del movimento. Insieme con Gianni Colombo e Getulio Alviani è unanimemente considerato dalla critica come il più autorevole rappresentante italiano di questo tipo di arte.
Innumerevoli sono le sue mostre tra collettive e personali, da segnalare la sua partecipazione ad esposizioni fondamentali nella storia dell'arte cinetica, quali "Nove Tendencije" a Zagabria e la grande mostra "The responsive eye" al MoMa di New York. Più recentemente si ricorda nel 1988 una grande antologica al museo degli Eremitani di Padova, nel 1995 la retrospettiva "Biasi e il Gruppo ENNE alla Biennale di Venezia", nel 2006 l'esposizione di una trentina di sue opere storiche nelle Sale dell'Hermitage di San Pietroburgo, nel 2007 l'esposizione al Museo Diocesano di Barcellona e la partecipazione nel 2008 alla Triennale Internazionale di Arte Contemporanea di Praga.
Sue opere si trovano al Museum of Modern Art di New York, alla Galleria Nazionale di Roma, ai Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Lodz, Ljubljana, Livorno, Middletown, Praga, Padova, Saint Louis, San Francisco, Tokyo, Torino, Ulm, Venezia, Breslavia, Zagabria ed in numerose collezioni straniere ed Italiane.


Xafa

Rassegna di Video Arte

XI Giornata del Contemporaneo
MUSEO MARCA di Catanzaro
Duplice-Mente ... De-Costruire
sabato 10 ottobre 2015, ore 19.30

Data: Ottobre, 2015

Rassegna di Video Arte opere di:
Bianco-Valente
Coniglioviola
Con.Tatto
CORPICRUDI
Mocellin-Pellegrini
movimentomilc

Passi diventa così la sintesi di un gesto distruttivo ma allo stesso tempo "ri-creativo", finalizzato a rompere per sempre l’immagine che abbiamo di noi e degli altri, perriscoprirne o addirittura crearne una differente che si annida e moltiplica in ogni frammento, anche in quello che pensavamo perso per sempre e mai ricomposto.
Alfredo Pirri

Partendo dall'affermazione di Alfredo Pirri, che quest'anno ha firmato l'immagine guida dell'Undicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, il Museo MARCA di Catanzaro promuove una serata-evento, a cura di Simona Caramia in collaborazione con Denise Melfi, patrocinata dall'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dalla Provincia di Catanzaro.

Start ore 19.30 del 10 ottobre 2015, con una rassegna video che vanta nomi d'eccezione dello scenario artistico italiano: Bianco-Valente, Coniglioviola, Con.Tatto, CORPICRUDI, Mocellin-Pellegrini, movimentomilc.

Duplice-Mente ... De-Costruire riflette sulla possibilità di applicare il concetto di decostruzione derridiana all'arte contemporanea, partendo dalla selezione mirata di alcuni artisti che vivono lo stato di decostruzione come scelta estetica radicata.
In primo luogo per l'uso del medium tecnologico, giacché l'arte elettronica costutivamente, per le sue potenzialità espressive e comunicative, opera quella decostruzione spazio-temporale nella percezione dell'opera, che già le Avanguardie storiche avevano avviato.

Ma ancor di più, la rassegna video vede coinvolte coppie d'arte, il cui lavoro scaturisce da un confronto dialettico, che si alimenta del dialogo e dello scambio costante d'idee, che sfocia nell'univocità del pensiero. Si supera così la scissione della "duplice-mente", in direzione dell'omogeneità della ricerca. Dunque, una vera e propria decostruzione derridiana, che sempre già iniziata, tende – e conduce – all'implicita costruzione di altro.

L'esercizio della decostruzione, che non deve esser intesa solo come metodo ermeneutico o approccio soggettivo al reale, appare così in tutta la sua chiarezza come:
l'invenzione dell'altro [che] non si oppone a quella dello stesso. La sua differenza fa segno verso un'altra venuta, verso quest'altra invenzione che sognamo, quella del tutt'altro, quella che lascia venire un'alterità ancora non anticipabile e per la quale nessun orizzonte d'attesa sembra essere ancora pronto, disposto, dispoibile. È necessario tuttavia prepararvisi, perché per lasciar venire il tutt'altro, la passività, un certo tipo di passività rassegnata per la quale tutto ricapitola nello stesso, non è adeguata. [...]
[l'altro] non è né soggetto, né oggetto, né un io, né una coscienza né un inconscio. Prepararsi a questa venuta dell'altro è ciò che si può chiamare decostruzione. Essa decostruisce precisamente questo doppio genitivo. Inventare significherebbe allora «saper» dire «viene» e rispondere al «vieni» dell'altro. (Jacques Derrida, Psyché)

La decostruzione è quindi il prepararsi all'evento: all'evento dell'altro e all'altro come evento.

La decostruzione o è inventiva o non è; essa non si accontenta di procedure metodiche, ma apre un passaggio, si mette in marcia e marca [...] Il suo passo (demarché) impegna un'affermazione. Quest'ultima si lega al venire dell'avvenimento. Dell'avvento e dell'invenzione. Ma essa può fare tutto questo solo decostruendo una struttura concettuale ed istituzionale dell'invenzione che avrebbe bloccato qualcosa dell'invenzione, della forza dell'invenzione: come se si dovesse, al di là di un certo statuto tradizionale dell'invenzione, reinventare l'avvenire. [...]

La decostruzione di cui parlo inventa e afferma, lascia venire l'altro solo nella misura in cui, performativa, essa non lo è soltanto ma continua a perturbare le condizioni del performativo e di ciò che lo distingue tranquillamente dal constativo [...] poiché è questa la sola preoccupazione di cui si fa carico: lasciare venire l'avventura o l'avvenimento del tutt'altro. (Jacques Derrida, Psyché)

Ulteriore trade d'union della rassegna video è rompere per sempre l’immagine che abbiamo di noi e degli altri, per riscoprirne o addirittura crearne una differente che si annida e moltiplica in ogni frammento, per dirla con Pirri; riflettere - duplicemente - sull'immagine e sulla presenza dell'io e dell'altro, che si decostruiscono quando ne si ridefinisce la portata. E tuttavia, in questa ridefinizione, nè l'immagine (che è da intendersi all'opposto della presenza, quale pre-giudizio mentale-ideale che l'uno ha dell'altro) nè la presenza scompaiono, ma si riformulano sotto il vaglio della praxis, che possa esser via via declinata in chiave relazionale, empirica, prettamente artistica.

E giacché la decostruzione è anche una strategia d'ascolto, non guidata primariamente dall'occhio, ma da un orecchio scaltrito, la rassegna si caratterizza ulteriormente per un climax acustico: dal silenzio a suoni soavi, appena percettibili, sino alla musica rock ed elettronica, preludio – quest'ultima – della seconda parte della serata.

Alla fine della rassegna l'arte visiva lascia posto alla sola musica elettronica, con una music live performance di SKG (ore 21.00), che permette di dare nuova enfasi agli spazi - e alla vita - del Museo.


Generazioni X: dieci anni di Open Space

Generazioni X: dieci anni di Open Space

Generazioni X: dieci anni di Open Space
Uno spaccato dell'arte contemporanea tra linguaggi e percorsi esistenziali

Data: Ottobre, 2015

Il Centro per l’arte contemporanea Open Space di Catanzaro – nell’ambito delle iniziative per festeggiare dieci anni di attività – promuove ed organizza la rassegna d’arte contemporanea Generazioni X, dieci anni di Open Space. Quarantotto opere di noti artisti e giovani emergenti, protagonisti dei diversificati eventi promossi dal Centro in dieci anni di attività: mostre, performances, workshop, stage e seminari.
L'attività del Centro si è sempre caratterizzata come progetto culturale in progress, ponendo in primis e a confronto l'arte e le storie, i linguaggi e le differenti culture, rispecchiando, non soltanto, la pluralità generazionale dei singoli artisti, ma anche e soprattutto la virtuosa ricchezza e varietà delle loro linee di ricerca. Percorsi esistenziali unici e irripetibili, un vero e proprio spaccato della qualità e dell’attualità dell'arte contemporanea.
In mostra quindi, in un armonioso e intenso dialogo, alcuni protagonisti: Valerio Adami, Elio Alfano, Getulio Alviani, Karin Andersen, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Nicola Carrino, Angelo Casciello, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, CORPICRUDI, Mario Cresci, Riccardo Dalisi, Fernando De Filippi, Lucio Del Pezzo, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco Mayer, Carmine Di Ruggiero, Lia Drei, Toni Ferro, Raffaella Formenti, Giosetta Fioroni, Franco Flaccavento, Gaetano Grillo, Francesco Guerrieri, Iginio Iurilli, Felice Levini, Alfredo Maiorino, Filippo Malice, Luigi Malice, Renato Mambor, Giuseppe Maraniello, Fernando Miglietta, Albano Morandi, Gianluca Murasecchi, Antonio Noia, Antonio Paradiso, Luca Maria Patella, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Saverio Rotundo, Giuseppe Spagnulo, Franco Vaccari, Walter Valentini, Antonio Violetta, Emiliano Zucchini.

La rassegna si terrà negli spazi dell’Open Space di Catanzaro (via Romagna, 55, S. Maria) dal 7 ottobre al 6 novembre 2015, l’inaugurazione mercoledì 7 alle ore 18.30.
Giorni ed orari di galleria: martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e per appuntamento. Ingresso libero.
L’evento è organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI.
Patrocini: Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Info: Open Space, via Romagna, 55, Santa Maria di Catanzaro, telefono: 0961.61839, e-mail: openspace.artecont@teletu.it


Gran Galà della Moda

Gran Galà della Moda

Gran Galà della Moda per l'Ecoparco
Sabato 6 giugno ore 21.00
Scalinata "Regina Pacis" - Lido Ostia - Roma

Data: Giugno, 2015

La rete di associazioni composta da: Humus Sapiens, R.I.M. Riciclando in Movimento, Ciclofficina popolare Acilia, Faro Blu, Reuse Recycle Reinvent di Riccardo Carta, con la partecipazione di creativi e professionisti dello spettacolo: Tiziana Amicuzi, Cinzia De Mauri, Ciro Caldieri Ilaria Dall'oco, Maria Sophia PalmieriModel, Domenico Salvati Fotoarte, in collaborazione con Giuseppe Spatola e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dell' A.S.C. Associazione di Categoria Professionale Scenografi, Costumisti e Arredatori Italiani, propone una sfilata di abiti ecosostenibili realizzati con materiali di riciclo a sostegno del Progetto Ecoparco.

L'Ecoparco è un grande contenitore che prevede un Centro di Riuso e Recupero di Materiali e Risorse per la realizzazione di progetti creativi, un luogo dove sperimentare e mixare vecchie e nuove tecnologie, materiali inusuali e modalità di lavoro alternative, dove facilitare processi di sviluppo locale attraverso la metodologia della progettazione partecipata e sensibilizzare alla cittadinanza attiva.


Xafa

Accordo con la XAFA

Data: Giugno, 2015

Accademia di Catanzaro: firmato a Xi’An l’accordo con la XAFA

Il Direttore Anna Russo, in visita ufficiale in Cina, ha concluso un accordo di collaborazione con la Xi’An Academy of Fine Arts che prevede, per gli allievi, la possibilità di scambiare soggiorni di studio della durata di tre e sei mesi

Nei giorni scorsi l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha formalizzato un accordo di collaborazione e scambio con la XAFA (Xi’An Academy of Fine Arts) che prevede la possibilità, da parte delle istituzioni firmatarie, di inviare i propri iscritti, per un periodo di tre o sei mesi, presso l’altro ateneo per seguirne i corsi nelle diverse discipline con successivo conseguimento di attestato di frequenza.
L’intesa è stata firmata a Xi’An (capoluogo, con i suoi otto milioni di abitanti, della provincia dello Shaanxi, nella Cina centrosettentrionale), dal Direttore dell’Istituzione di Alta Formazione Artistica catanzarese, Anna Russo, e dal Presidente della XAFA, Guo Xianliu, nella Sala del cerimoniale dell’accademia.
La XAFA è una delle otto accademie d’eccellenza della Repubblica Popolare Cinese, conta una popolazione studentesca di circa ottomila iscritti suddivisi, tra primo e secondo livello, nei dipartimenti di Pittura, Scultura, Grafica d’arte, Storia dell’arte, Artigianato artistico, Design, Fashion Design e Architettura ambientale. Vanta un corpo docenti di oltre seicento professori alloggiati, con le rispettive famiglie, in tre grattacieli ubicati all’interno del Campus che comprende, oltre a laboratori attrezzatissimi e aule didattiche per le lezioni teoriche, una grande biblioteca, un padiglione per convegni e mostre, un museo storico di pittura tradizionale cinese, un ospedale (riservato a docenti e allievi), un campo sportivo con pista di atletica e 5000 posti a sedere, una palestra coperta, una caserma di polizia, alloggi per gli iscritti (divisi per sessi), mensa e tre sportelli bancomat. Il tutto disseminato all’interno di una vasta area delimitata da un muro perimetrale e dominata da un parco con un grande lago artificiale. Praticamente una città nella città.
L’accordo è scaturito dalla mediazione del Maestro Song Gang che, nel 2014, ha coordinato, per l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, in collaborazione con il prof Andrea Romoli Barberini, il workshop/seminario “Da Oriente” sull’arte contemporanea cinese, il primo in Italia, che aveva visto, nella sua prima edizione, la partecipazione in videoconferenza del Maestro Wu Song, docente presso lo SFAI (Sichuan Fine Arts Institut). Iniziativa riproposta, sempre a Catanzaro, lo scorso aprile (“Da Oriente II”) con l’integrazione di due conferenze sull’arte indipendente cinese tenute da Wang Lin, critico d’arte di fama internazionale.
Nel corso della visita ufficiale alla XAFA, la delegazione dell’accademia di Belle Arti di Catanzaro, composta dal Direttore Anna Russo, Andrea Romoli Barberini (cattedra di Storia dell’arte contemporanea) e Song Gang, in veste di mediatore culturale, è stata coinvolta in una serie di incontri con gli studenti sui temi dell’arte contemporanea e del Design, che hanno visto la partecipazione del Presidente, Guo Xianliu, del Vice Presidente, He Dan, e di Wang Lin.
“Abbiamo stipulato un accordo importante con una grande accademia, di un grande paese – ha commentato con soddisfazione il Direttore Anna Russo al suo rientro in Italia – L’accademia di Xi’An mi ha notevolmente impressionato, innanzitutto per la straordinaria ospitalità che ci ha riservato, ma anche per la sua incredibile organizzazione, la qualità dei suoi corsi, la disciplina dei suoi allievi, la complessità e l’imponenza della struttura”.
La Russo ha poi commentato l’accordo stipulato, definendolo come un primo significativo passo “verso quella preziosa politica di apertura e scambio tra istituzioni internazionali utile per la formazione della mentalità del vero professionista che, in un mondo sempre più globalizzato, deve sapersi muovere senza confini e con disinvoltura per cercare e offrire occasioni di collaborazione”.
“Questo accordo, inoltre – ha puntualizzato il Direttore – è una base che intendiamo integrare, nelle prossime settimane, con ulteriori aperture che includono, per noi, la possibilità di attrarre allievi cinesi per i nostri bienni specialistici”.


IMMAGINE

IMMAGINE

IMMAGINE
MILTON BLAS VERANO, MARIA ROSARIA COZZA, ELDA LONGO
a cura di ROBERTO SOTTILE

Data: Giugno, 2015

26 giugno – 10 luglio 2015
MUSEO DEL PRESENTE, RENDE (CS)

Con il patrocinio del Comune di Rende Assessorato alla Cultura, e dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, si inaugura il 26 giugno alle ore 18:00 presso il MUSEO DEL PRESENTE di Rende, la mostra “IMMAGINE - MILTON BLAS VERANO, MARIA ROSARIA COZZA, ELDA LONGO a cura di Roberto Sottile. Questa mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 10 luglio 2015 propone una riflessione attuale e moderna, sui linguaggi comunicativi dell’immagine nell’arte contemporanea. Attraverso l’utilizzo di tecniche artistiche differenti, i tre artisti presentano attraverso le loro opere, un percorso, che pone al centro il ruolo dell’immagine (forma, aspetto, struttura) e la sua interpretazione visiva. Nella Serata inaugurale previsti gli interventi del Sindaco di Rende Avv. Marcello Manna, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Rende Dott. Vittorio Toscano, della Prof.ssa Anna Russo Direttore Accademia di Belle Arti di Catanzaro, del Dott. Roberto Sottile, Critico d’Arte e curatore della mostra. Modera la Dott.ssa Roberta Vercillo, Direttore del Museo del Presente.

MILTON BLAS VERANO ( www.miltonblasverano.com) presso l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro consegue il diploma Accademico di primo livello nel 2007 e nel 2010 quello di secondo livello in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo. Partecipa nel 2013 ad "Incubarte, Festival Internacional de Arte, a Valencia in Spagna e realizza presso il Centro Luigi Di Sarro a Roma la personale ARTE EGO / Una Ricerca D'identità, a cura di Tonino Sicoli. Nel 2012 espone presso la “Maison des Cultures de Saint Gilles” a Bruxelles " e presso la Galleria Nazionale di Cosenza di Palazzo Arnone, nella mostra “Open Space 1: La Dimensione Umana del Contemporaneo". Nel 2011 è tra gli artisti selezionati per la mostra "Lo Stato dell'Arte", della 54° Biennale di Venezia. Nel 2010 partecipa alla mostra "MIUR", presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, e nel 2009 partecipa alla mostra "Cultures Maison "4th Wall Gallery", 4th Wall Gallery, a Los Angeles, USA. Con il suo percorso artistico, Milton Blas Verano diventa custode dei ricordi di un tempo passato, di suggestioni, di profumi che hanno segnato la nostra infanzia, ma anche il nostro presente. Immagini di carta e di colore, scene che vediamo per la prima volta, che hanno la capacità di trasmetterci quella familiarità, quello stupore, che Milton carica di ulteriori punti di vista senza turbare e sconvolgere il racconto narrativo. Una pittura, composta spesso, traendo spunto da immagini fotografiche, che vengono rielaborate nelle storie in bianco e nero, oppure graffiate dal colore a cui diventa difficile resistere. Con le sue storie di carta e di colore decide di affidare allo spettatore il ruolo di custode di una tradizione da ri-vivere. Milton ci consegna attimi di quotidianità, capaci, di fissarsi nei nostri ricordi, con lo stupore e la fantasia di un bambino, quando meno te lo aspetti.

MARIA ROSARIA COZZA (www.mariarosariacozza.it) consegue presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro nel 2010 il diploma di primo livello in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo”, indirizzo Pittura e nel 2012 il diploma Specialistico di Secondo Livello. Nel 2015 partecipa al concorso “ARTEFATTO 10 Reset” presso il Palazzo Gopcevich, sede del Civico Museo Teatrale “C. Schmidl” di Trieste. Sempre nel 2015 riceve il Premio della XVII edizione del Galarte premio Speciale per la fotografia “Ad majora semper”, organizzato dall’Associazione “Club della Grafica” di Rende del Maestro Giacomo Vercillo, con il patrocinio della Presidenza del Senato della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e quello del comune di Rende. Nel 2014 vince il Premio “Through the lens” a cura dell’Associazione GrifioArtGallery. Partecipa nel 2014 alla terza edizione del progetto Young at Art promosso dal MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) in collaborazione con l’Associazione Oesum Led Icima. Sempre nel 2014 partecipa alla prima Mostra Concorso “Visioni dal Futuro” nella categoria Fotografia, presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro (Cs) e al secondo intervento d’arte contemporanea della Rassegna QUATTRO - “Acqua” promossa da LOC – Lineadarte Officina Creativa in collaborazione con Museo Masseria Luce patrocinio dal Comune di Napoli. Nel 2013 presso il CAM Contemporary Art Museum di Casoria partecipa alla mostra “VOTE ART Cultura Art Movement”. Il corpo diventa “nuova identità”, immagine trasfigurata da cui partire per realizzare un nuovo linguaggio, che Maria Rosaria Cozza sperimenta (anche sul suo corpo), attraverso cambiamenti, mutamenti e alterazioni dell’immagine. Corpo che diventa “soggetto” sul quale sperimentare, trattenendo in se tutto il rispetto e la dignità di una nudità che si sublima e diventa arte. Una metamorfosi artistica realizzata tecnicamente attraverso l’utilizzo dello scanner come macchina fotografica a matrice unica, e da una poetica artistica incentrata nella ripetibilità di azioni, che l’artista blocca nei suoi lavori in modo irripetibile! Un viaggio attraverso le immagini di una quotidianità vissuta, oppure sognata!

ELDA LONGO (www.eldalongo.com) nel 1995 si è diplomata con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, conseguendo nel 2014 anche una Laurea Specialistica in “Grafica d’arte” pressso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Docente di ruolo dal 2007 è da sempre attratta dalla comunicazione dei nuovi media ed in particolare dalle potenzialità offerte dalla grafica computerizzata. E’ esperta inoltre in metologie di insegnamento CLIL (Content and Language Integrated Learning). Nel 2015 a Bologna ha esposto presso la galleria “Forum Vittoria” proponendo un allestimento curato da Gianfranco Labrosciano, patrocinato dalla Fondazione “Rizzo”. Nel 2013 ha realizzato sotto la direzione di Tonino Sicoli la propria personale “Night Light” allestita presso la Galleria del Parlamento Europeo di Bruxelles. Sempre con Tonino Sicoli tra il 2010 ed il 2011 ha realizzato due mostre personali dal titolo “Somewhere Tonight”, a Roma presso la galleria “Luigi di Sarro” e a Cosenza presso la galleria provinciale “Santa Chiara”. L’opera di Elda Longo si manifesta essenzialmente con la presentazione allo spettatore di scatti fotografici dedicati a luoghi noti: visioni note di luoghi illustri, spesso ritratti notturni, luoghi familiari, internazionali, fotografati personalmente dall’artista in oltre quindici anni di ricerca. Scatti fotografici ingranditi quindi, riproposti su tela e reinterpretati con una tecnica mista personalissima nata dall’unione di strumenti antichi e metodi informatici all’avanguardia: grandi pixel colorati calcolati da un processore matematico che dialogano e convivono con classiche tessere di mosaico vitreo che sottolineano e portano fuori dallo schermo e dagli schemi della tela dettagli dell’iniziale scatto fotografico dell’artista. Lo spettatore percepisce quindi a breve distanza una visione tridimensionale e frammentata del soggetto ritratto, visione che riguadagna la propria uniformità con una lettura a distanza dell’opera, in un dialogo continuo tra definizione e particolare, tra illusione ottica e punto di vista dell’artista.


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Bianco Valente

Bianco Valente: Il libro delle parole
MUSEO MARCA di Catanzaro
mercoledì 17 giugno, ore 18.00

Data: Giugno, 2015

Intervengono
Rocco Guglielmo, Direttore del MARCA
Bianco-Valente, artisti
Simona Caramia, docente di Storia dell'arte dell'ABA di Catanzaro
Andrea La Porta, docente di Teoria e Metodo dei Mass Media dell'ABA di Catanzaro

A pochi mesi dalla pubblicazione di Bianco-Valente: Il libro delle parole, testo a cura di Caterina Sinigaglia in cui si racconta l'iter del duo artistico, il Museo MARCA di Catanzaro dedica (mercoledì 17 giugno, ore 18.00) una serata a Bianco-Valente, durante la quale sarà presentato il loro ultimo volume.
La ricerca di Bianco-Valente offre stimolanti e sempre nuovi spunti di riflessione sulla contemporaneità e sull'attualità dell'arte: dall'interesse per il medium tecnologico al ricorso al suono accostato all'immagine in movimento, sino alle collaborazioni con gruppi musicali (come Mass, 24 Grana, 99 Posse), quindi l'uso della musica contemporanea; dal dialogo continuo con la ricerca scientifica, basti pensare agli studi sul cervello e sulla memoria, al rapporto con il territorio e al contempo ai viaggio e agli scambi con le culture lontane. Relazioni e relazionalità appaiono i punti cardini della ricerca del duo, che in molteplici opere (video monocanale, video-installazoni, interventi relazionali o installazioni) manifestano una spiccata tendenza antropologica, d'una antropologia tecnologica che si fa testimone diretta dell'era digitale, che ha stravolto e re-in-formato il modo di pensare, di agire e di operare.
Lungi dal farsi sopraffare da una sorta di "disperazione o dislocazione sociale", di cui i media sono cartina di tornasole, le opere di Bianco-Valente eludono il rischio della rarefazione dei contatti fisici. Attraversando le reti telematiche, oltrepassando i confini geografici, i due raggiungono - metaforicamente e non - ogni parte del mondo, esperendo attraverso la tecnologia e la scienza le funzioni sensomotorie, psicologiche e cognitive della mente, amplificandone ed esaltandone le possibilità percettive attraverso l'arte. Ogni loro lavoro scaturisce da un pensiero omogeneo, frutto di un dialogo continuo, di scambio ininterrotto di idee.
Da questo pensiero nascono dei nuclei tematici ricorrenti che spesso è possibile trovare in una stessa opera e che non di rado vengono esplicitati solo a posteriori, guardando retrospettivamente le opere prodotte e analizzandone i tratti comuni. Durante l'incontro, organizzato in collaborazione con la Fondazione Guglielmo e l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, si susseguiranno gli interventi di Rocco Guglielmo, Bianco-Valente, Simona Caramia, Andrea La Porta, che analizzeranno la poetica degli artisti.


EROTICA BANDIERA

EROTICA BANDIERA

TONI FERRO
EROTICA BANDIERA

a cura di Rino Cardone

Data: Maggio, 2015

Centro per l’arte contemporanea Open Space
Inaugurazione: venerdì 5 giugno 2015, ore 19.00

Patrocinio: Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Il Centro per l’arte contemporanea Open Space di Catanzaro rende omaggio all’artista Toni Ferro, a undici anni dalla scomparsa, con la mostra Erotica Bandiera, venti disegni su carta inediti, realizzati dal maestro nel 1995, per una mostra che tenne a Roma al Lavatoio Contumaciale, su invito di Tomaso Binga, dal titolo Rosso erotico. I venti disegni oggi in mostra, appartengono alla stessa serie realizzata per quell’evento ma non sono gli stessi esposti in quell’occasione, dei quali non resta traccia a causa di un furto subito dall’artista.
Scrive Rino Cardone, curatore della mostra, nel testo in catalogo: “In questa evidente “scelta estetica” di Toni Ferro, appare la natura − a tratti provocatoria − di quest’artista e la sua indole ribelle, propensa a non accettare nessuna censura: perché il “tempo corrente” come diceva Edgar Wind (nel 1963, nel suo libro “Arte e Anarchia”) rifiuta ogni “logica censoria” intesa – semmai, essa, dovesse subentrare, nel lavoro di un artista – come segno di arretratezza intellettuale o, addirittura, di barbarie culturale.
Quella che ci mostra, con questi disegni, Toni Ferro è un’arte senza nessuna castità, sganciata da qualsivoglia sentimento di “morigeratezza etica” o di “condanna morale” a conferma, innanzitutto (così com’è scritto nella “Repubblica” di Platone) che l’arte e gli artisti rappresentano − in qualche modo e in diversa misura − un pericolo, una minaccia e, finanche, una forza sovvertitrice, scandalosa e rivoluzionaria, sia della società e sia dell’ordine costituito: inteso in forma di “entità statuale” (è cioè di “misura dello Stato”).”
L’evento intende ricordare Toni Ferro attraverso uno dei momenti della sua vita di artista eclettico, Libero e libertario che calcò le scene dell’arte solo da protagonista.
La mostra sarà inaugurata presso gli spazi dell'Open Space venerdì 5 giugno, ore 19.00. È di rigore, per i partecipanti, indossare un indumento o un segno rosso, colore/bandiera, della serata.
Accompagna la mostra un catalogo realizzato dalle Edizioni Open Space, per la collana Eccentrica Arte Contemporanea, contenente un testo del curatore, un testo dell’artista e poeta Tomaso Binga, citazioni da testi dello Stesso Toni Ferro, apparato iconografico e nota bio-bibliografica dell’artista. Per l'occasione, durante la serata inaugurale, sarà realizzata da un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti (Giulia Gigliotti, Marco Ronda, Silvia Tomaino) una performance, omaggio a Toni Ferro.
La mostra sarà visitabile fino al 7 luglio, nei seguenti giorni ed orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e per appuntamento. Ingresso libero.

Toni Ferro, Napoli 1936 – Catanzaro 2004. Personaggio poliedrico della scena artistica italiana, è stato autore di scritti e promotore di eventi socio-culturali nazionali e internazionali sempre ispirato dall’ideale libertario. Ha attraversato da Esploratore Poetico la complessa mappa dell’Arte della Cultura e della Politica del XX secolo. La sua arte rimanda al gesto, al comportamento, alla scrittura. Direttore del Corso di Scienze delle Comunicazioni Visive all’Università Popolare di Napoli, professore ordinario di Scenografia all’Accademia di Catanzaro, di cui è stato direttore dal ‘82 al ‘98, e di Teoria e tecniche di elaborazione dell’immagine al DAMS di Cosenza. Scenografo e costumista di Eduardo De Filippo, Vittorio Viviani, Riccardo Pazzaglia e altri. Dal ‘68 è protagonista della contestazione concependo un impegno libertario dell’arte, teoria e prassi di una nuova creatività, modello per una società civilmente avanzata con il Teatro Comunitario, il teatro di strada, di guerriglia semiologica urbana, e con la Prop’Art. Fonda il gruppo di Arte Antropologica, e fra gli anni Settanta e Ottanta teorizza l’Arte di Azzeramento Antropologico con mostre e performances in giro per il mondo. Nel ‘92, fonda e dirige la rivista “Ecclissi”, periodico per Accademie, Conservatori, Isia, DAMS e Architettura sui problemi dell’arte e della didattica. Dagli anni Novanta la ricerca si amplia nell’Arte Antropo-cosmologica e sui miti del mediterraneo. Del ‘96 è il giro della Terra su sette vulcani da est a ovest nel “Progetto Prometeo – il Sacro Fuoco della Terra”, performance che investe l’intero pianeta in una simbolica azione di purificazione sacrale.


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Street art caffe'

"Street art caffe'"

Data: Maggio, 2015

Sten e Lex sono i protagonisti della mostra “Street art caffe'", a cura di Raffaele Simongini e Simona Caramia, prevista al Museo Marca di Catanzaro e organizzata con il supporto dell’industria “Caffe' Guglielmo” in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Le trasformazioni avvenute nel Novecento nel panorama artistico e nella società creano insoliti intrecci tra la cultura alta e quella popolare, tra l’esperienza estetica e la vita quotidiana e sollecitano un ripensamento sia della creazione sia della ricezione dell’opera d’arte. Gli artisti, infatti, seguendo l’eredità delle avanguardie sperimentano i più disparati materiali provenienti dagli ambiti più differenti, come occasione esemplare di intensificazione delle nostre attività vitali. Secondo questa prospettiva, l’esperienza estetica non si esaurisce nella sfera dell’arte, ma è coinvolta anche nella vita quotidiana (il tempo libero, il lavoro, lo sport, i giochi, la gastronomia, la cosmesi e via di seguito) offrendo una preziosa chiave di lettura per interpretare la società odierna, connotata sempre di più da una estetizzazione diffusa.
Accanto alla sperimentazione dei materiali e alla intensificazione dell’esperienza estetica, sussiste un altro aspetto importante: lo stupore del processo creativo non risiede più nel intimo isolamento dell’artista nello studio ma nella sua entusiastica adesione alla realizzazione di opere pubbliche per la collettività, finalizzate ad una attiva partecipazione delle persone ad un rituale contraddistinto dalla esperienza estetica.
Queste le premesse del progetto “Street art caffe'", che vedono coinvolte l'industria “Guglielmo Caffe'” e la ABACZ, nel comune intento di abbinare l’ancestrale funzione rituale dell’arte ad un altro rito ritenuto altrettanto importante per la collettività che si svolge giornalmente in ogni città italiana: l’atto del bere una tazzina di caffè come momento di socialità vissuta in uno spazio conviviale, il bar. La mostra“Street Art Caffè” intende proporre un dialogo insolito tra riti differenti, che possono trovare terreno comune nell’esperienza estetica. Il progetto coinvolgerà due artisti di fama internazionale, Sten e Lex, in una esclusiva performance di “Street Art”: la realizzazione di un grande stencil con materiali differenti costituiti da frammenti di tazzine, carta, vernice, tele di iuta, chicchi di caffè interi o macinati e utilizzati come pigmenti di colore.
La scelta di Sten e Lex da parte dei curatori è dettata una semplice considerazione: gli artisti concepiscono in modo rigoroso la funzione dell’arte come centro di aggregazione di una comunità che condivide il piacere estetico mentre sperimentano materiali insoliti per rinnovare il proprio percorso di ricerca artistico. Il presupposto del lavoro di indagine dei due artisti si fonda su una constatazione teorica ben precisa che trova corrispondenza nell’opera finita: le materie dell’arte non sono intercambiabili, vale a dire che la forma, passando da una materia ad un’altra, subisce una metamorfosi. Assisteremo al prodigio di una nuova metamorfosi, che si compierà in un’opera d’arte esposta al complesso monumentale del San Giovanni, dove sarà protagonista il caffè in tutte le varietà processuali e materiche. Infine, Sten e Lex nell’accettare la sfida proposta dai curatori hanno risposto con le parole di Joseph Beuys, sciamano della “arte contemporanea” e grande sperimentatore di nuovi linguaggi: “Posso rinnovare solo se mi avvicino il più possibile all’essenza delle materie, alla loro energia profonda”. La materia è sempre portatrice di energia, come il caffè, basta saperla plasmare. Avviciniamoci quindi all’essenza più profonda del caffè assaporandola per l’occasione attraverso un’opera d’arte, e restituiamo agli artisti il gesto alchemico di trasformare la materia in spirito. Il miracolo si rinnova.

Sten e Lex, già esponenti di spicco della “street art” italiana e da qualche tempo intenti ad emanciparsi da qualsiasi segno contraddistintivo di appartenenza a movimenti per abbracciare un’ idea più ampia di arte priva di sigle, sono i pionieri dello "stencil graffiti” in Italia. Il loro percorso è il risultato di una ricerca personale da autodidatti, esterna alle Accademie o alle istituzioni d’arte. La loro originalità è riconosciuta in tutto il mondo soprattutto per aver introdotto nella street art una particolare tecnica dello stencil, denominata “Hole school”. Le loro immagini, figure o forme astratte, sono caratterizzate rigorosamente da un contrasto tra bianco e nero privo di scala di grigi.
Per ottenere tale risultato si sono ispirati alle incisioni, alla serigrafia, e altre tecniche di stampa, in particolar modo alle grafiche dei giornali degli anni '60, che trattano l’immagine con toni puri di bianco e nero caratterizzati da una sottile trama. Ad una osservazione più generale si evidenziano linee alternate dal bianco e dal nero che creano a livello ottico sfumature di grigi in realtà inesistenti. È un effetto che si percepisce solo dalla distanza, mentre quando si guarda la figura da vicino, si notano solo linee e punti.
In occasione del evento “Arte e caffè” Sten e Lex si cimenteranno in un’opera site specific creata appositamente per il complesso monumentale del San Giovanni con la partnership della Industria Guglielmo Caffe', che fornirà i materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera. La novità dell’evento sarà l’instaurazione di un dialogo insolito e mai sperimentato tra la tecnica dello stencil e i materiali provenienti dalla nota industria calabrese del caffe'.

Sten (Roma 1982) e Lex (Taranto 1982), che insieme danno vita al duo Sten Lex, sono tra gli artisti italiani più riconosciuti a livello internazionale. Presenti su innumerevoli pubblicazioni, hanno partecipato al Cans Festival di Londra nel 2008, al quale furono invitati da Banksy, e al Nuart Festival in Norvegia, uno degli eventi di Street Art più importanti al mondo. Le loro opere sono state presentate in prestigiose gallerie internazionali, fanno parte di preziose collezioni private e si collocano in istituzioni come il Museo MADRE di Napoli, e in maniera permanente al MACRO di Roma.


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Mostra

"Jamal"
l’espressione creativa di un Giovane detenuto

Data: Maggio, 2015

Il Presidente, notaio Rocco Guglielmo, e il Direttore, arch. Anna Russo, sono lieti di invitare alla vernice della mostra “Jamal” l’espressione creativa di un Giovane detenuto, che si svolgerà presso la sala conferenze dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro in data 20 Maggio 2015, ore 10.30.

Il tema fondamentale della mostra-evento, verte sulla riflessione profonda, del modo in cui si possa considerare l’arte come mezzo per la riabilitazione dell’individuo attraverso l’annullamento del suo disagio sociale.

La mostra evento nasce da una collaborazione fra l’ABA Catanzaro e l’IPM Catanzaro (Ministero della Giustizia Dipartimento Giustizia Minorile Istituto Penale per Minorenni “Silvio Paternostro“ di Catanzaro), con l’alto patrocinio dell’Arcidiocesi Catanzaro –Squillace, del MUDAS (Museo Diocesano d’Arte Sacra Arcidiocesi Catanzaro Squillace), e grazie al sostegno dell‘Associazione “C.A.M. Gaia“ centro attività di mediazione e all’Ass. Tribunale per la difesa dei diritti del Minore, garanti del valore sociale pedagogico -educativo dell‘evento.


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CRI-CRI

Performance: CRI-CRI

Data: Maggio, 2015

CRI-CRI è il titolo della performance organizzata dal prof. Fiormario Cilvini della Scuola di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che si svolgerà nella sede dell'istituzione (via Tommaso Campanella, 182) martedì 19 maggio c.m. alle ore 11,00, quale conclusione del percorso didattico nell'ambito delle attività performative. Protagonista un gruppo di studenti dell'Accademia: Marco Ronda, Gilia Gigliotti, Silvia Tomaino, (Video- grafica) Angelo Gallo, (Video e foto) Isabella Marino e Paolo Ferraina; Sara Mazdabi, Chiara Cannistrà, Caterina Trapasso, Francesco Trunfio, Mattia Dragone, Ylenia Cordua, Denise Melfi, Vittoria Devona, Jaqueline Gisele Rodriguez.

La performance, racchiusa in un’unica scena teatrale, ridisegna lo spazio interno dell'Accademia senza aggredirlo, rintracciando una connessione tra le opere-oggetti esposti e lo spettatore, che è così libero di fruire una spazialità di forme, che pur nel silenzio assoluto catturano l’attenzione.
Tra questi oggetti, una piccola gabbia fissata alla parete è in attesa della sua "ospite", una giovane ragazza, il cui capo sarà "recluso", all’interno della gabbia.
Ambientazione della scena sono due pilastri distanti tra loro circa 10 metri, che avvolti da una pellicola trasparente, dalla base alla sommità, creano un parallelepipedo le cui strisce, accavallandosi, catturano la luce. Si crea una parete di cristallo che rimodella il volume dello spazio originario, che nella sua maestosità s’ impone nella più assoluta delicatezza.
Nel campo visivo del fruitore, davanti alla parete "di cristallo", tre elementi di stoffa stretch - due di colore rosso rubino e uno bianco-nero - occupano il centro della sala. Tali elementi, ancorati ai vertici del soffitto da forti ganci, accolgono all'interno una persona, che cambiando posizione, crea delle forme di bellezza ieratica, forme che hanno un'altezza di otto metri e alla cui sommità svetta un aculeo. Sono forme stravaganti, che si sostanziano della sinuosità dei movimenti dei corpi, che richiamano forme ancestrali e rituali alchemici. Sono corpi sospesi nello spazio, crisalidi che attendono la metamorfosi. L'alternanza delle forme è scandita da una musica creata dagli stessi studenti: un mantra gutturale mongolo accompagna la prima fase della performance.
Quando i teli si riposizionano per formare l’ultima figura, entra in scena una musa dal flauto d’argento, che inebria il pubblico con dolci suoni e che risveglia la fanciulla in gabbia dalla sua prigionia. Cominciando a camminare, sfiora il finto muro di cristallo, all'interno del quale otto figure si muovono, nel tentativo di toccarla. Conscia di esser protetta, la giovane si fa sfiorare, senza essere violata. Metafora poetica della performance, un urlo silenzioso reclama quel filtro protettivo che dovrebbe essere garantito a tutta l'umanità per il rispetto dell’immunità di ognuno.
Al contrario, nella realtà, tale filtro viene azzerato, cancellato, violando quel principio di libertà che nessuna società o sistema dovrebbe prevaricare.
Il corpo è mio e lo gestisco io, recitava uno slogan del sessantotto. Il nostro corpo, avuto in prestito, è l’espressione falsa della nostra anima. Il seme della vittoria, nascosto in ognuno di noi, supera le differenze psico-fisiche, sfidando le algide barriere di un sistema, che sempre più, propone e impone un modello che deve apparire, nella società dello spettacolo, IMMOBILITY END PERFECT.

La performance sarà ripresentata anche mercoledì 20 maggio (ore 11.00 presso l'ABA), alla presenza di un giovane ragazzo marocchino detenuto attualmente nel locale carcere minorile; Jamal, sfortunato profugo a cui non è toccata una sorte fortunata arrivato nel nostro Paese, esporrà venti elaborati pittorici realizzati durante il suo soggiorno in carcere. L'esposizione è il simbolo del pieno esercizio di quella libertà che a nessuno dovrebbe esser negata, perfino quando la vita porta ad intraprendere un percorso sbagliato, poichè è sempre possibile deviare da quel percorso erroneo. L'arte, espressione sensibile del pensiero e del fare umano, mostra come quella possibilità possa esser attualizzata concretamente.


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Workshop

T-Shirt Tra tradizione e trasgressione

Data: Maggio, 2015

Workshop a cura di: Angela Fidone e Simona Caramia

11-14 27-28 maggio 2015 ore 14.00 aula 23 (Accademia di Belle Arti di Catanzaro)

Workshop in cui realizzare un “messaggio che cammina” sulla propria T-Shirt, come identità esibita. Ogni studente dovrà personalizzare la propria maglia intervenendo su di essa attraverso il proprio linguaggio, facendo riferimento anche ai vari laboratori presenti in accademia.
Il laboratorio inizia ogni pomeriggio alle ore 14.00 nell’aula 23 dell’Accademia.
La frequenza del corso prevede un riconoscimento di 2 CFA.


Da Oriente II

Wang Lin

Workshop/seminario: Da Oriente (II edizione)

Data: Aprile, 2015

L’arte contemporanea cinese raccontata dalla viva voce di Wang Lin all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro

Il 29 e il 30 aprile (Aula Magna ore 11.30) due conferenze del grande poeta e critico d’arte cinese. In agenda anche riunioni per accordo di collaborazione tra l’istituzione catanzarese e un’accademia cinese

Alla vigilia della due giorni di incontri e conferenze con il critico d’arte Wang Lin sull’arte contemporanea cinese, in programma all’accademia di Belle Arti di Catanzaro (mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, ore 11.30, Via Tommaso Campanella 182, zona Mater Domini), cresce l’attesa, anche perché l’agenda catanzarese del noto intellettuale include una serie di riunioni finalizzate all’impostazione di un accordo di collaborazione tra una prestigiosa accademia cinese e quella del capoluogo calabrese.
Poeta, storico e critico d’arte, saggista, nonché curatore tra i più noti e autorevoli della Cina dei nostri giorni, Wang Lin è docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso lo Sichuan Fine Arts Institute di Chongqing, all’Accademia di Belle Arti di Xi’An e, in qualità di visiting professor, all’Università di Pechino. Ha curato, tra le numerose mostre, “Voice of the Unseen Chinese Independent art 1979/today”, la più notevole rassegna sull’arte contemporanea cinese allestita al di fuori della Cina, (evento collaterale alla 55° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia).
Le conferenze di Wang Lin rientrano nel programma del workshop/seminario “Da Oriente II”, coordinato dal Maestro Song Gang e dal prof. Andrea Romoli Barberini, si terranno nell’Aula Magna dell’Accademia di Catanzaro, saranno aperte a tutti gli appassionati d’arte e verteranno sull’arte contemporanea cinese, attraverso le ricerche dei suoi protagonisti.
Nel ricostruire la storia dell’avanguardia nel Paese del Dragone, Wang Lin metterà in evidenza nascita e sviluppo dell’arte indipendente cinese, ovvero la tendenza di un crescente numero di artisti all’adozione di una matura e consapevole presa di distanza rispetto alle forme della retorica di regime. Tendenza sviluppatasi dalla fine degli anni Settanta, che ha conosciuto, tra gli altri, anche momenti di acritico allineamento con le forme occidentali, ma che dagli anni Novanta ha intrapreso la strada di una virtuosa critica sociale che indaga nelle grandi contraddizioni della Cina di oggi.


Da Oriente II

Maestro Song Gang

Workshop/seminario: Da Oriente (II edizione)

Data: Aprile, 2015

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, l’edizione 2015 del workshop/seminario teorico/pratico, a numero chiuso, Da Oriente si presenta con alcune importanti integrazioni. Il ricco programma di attività che si spalmerà su due settimane di lavori (dal 27 al 30 aprile e dall’11 al 15 maggio 2015) nel confermare l’impostazione dell’edizione passata, si dividerà in due momenti.
Il primo, di carattere pratico laboratoriale, curato dal Maestro Song Gang, partendo dal disegno sposterà progressivamente l’attenzione su pittura e scultura (con sperimentazioni delle tecniche tradizionali della pittura cinese a inchiostro su carta di riso e seta, calligrafia e pittura veloce con modelli viventi) per poi approdare alle esperienze più attuali (installazioni e performance).
Inquest’ambito squisitamente laboratoriale rientrerà anche l’intervento del Maestro Wu Song, docente di pittura presso Sichuan Fine Arts Institute (SFAI) and China Academy of Fine Arts (CAFA) che terrà una lezione in videoconferenza sulla tecnica e la tradizione della pittura a inchiostro su seta.
A completamento delle esperienze di laboratorio interverranno lezioni con proiezioni di materiali video fotografici tenute dal Prof Andrea Romoli Barberini che documenteranno la nascita e le principali figure dell’arte d’avanguardia cinese (dal 1979 ad oggi) con particolare riferimento a tre eventi espositivi (1. “Voice of the unseen. Chinese independent art 1979/today”, a cura di Wang Lin, presentata come evento collaterale alla 55° Biennale di Venezia; 2 “Water e Ink”, antologica del Maestro Song Gang allestita presso il Baoshan Museum di Shanghai per la cura di Ma Lin; 3 “Between China and Europe: art in the life”, allestita presso l’Istituto Portoghese di Sant’Antonio di Roma per la cura di Ma Lin e Andrea Romoli Barberini).

Ad integrazione del ricco programma di lezioni teoriche, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Catanzaro (mercoledì 29 e giovedì 30 aprile 2015, ore 11.30) il critico Wang Lin, una delle voci più autorevoli della critica d’arte in Cina, curatore, tra le tante altre, della mostra “Voice of the unseen” alla 55° Biennale di Venezia, terrà due conferenze aperte a tutti, sul tema “Arte contemporanea cinese”, attraverso i suoi protagonisti.


OPEN DAY

OPEN DAY

OPEN DAY / LABORATORI APERTI

Data: Aprile, 2015

L'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, quale Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale, da quarant'anni sul territorio calabrese, ha da sempre formato talenti e costituito professioni attente al mondo del lavoro e alle specifiche competenze della grafica, della scultura, della scenografia, della pittura e della decorazione, nonché incentivato lo sviluppo di quegli obiettivi sensibili e creativi alla promozione e allo sviluppo dell'intera Regione.

In virtù della totale equipollenza dei nostri titoli di studio alla laurea universitaria in Beni culturali e Storia dell'Arte, nonché in occasione delle Giornate d'Orientamento indette nei mesi di febbraio e marzo, l'Accademia propone incontri nella propria sede e nelle sedi scolastiche, che si mostreranno interessate al percorso artistico proposto dall'Istituzione con docenti esperti che illustreranno i piani didattici e gli sbocchi professionali.

Le SSVV sono invitate a prender parte dal 27 al 30 aprile all'Open Day / Laboratori aperti per partecipare alla presentazione dei corsi triennali, delle opere degli allievi e degli eventi svolti durante l'anno accademico 2013/2014 e 2014/2015.

Durante l’incontro, saranno anche proiettati alcuni video illustrativi delle attività laboratoriali, dei piani didattici, degli indirizzi specifici dell’Accademia.

Download: Programma Open Day 2015


LAB./Fantasia

L'Arte non si trivella

#L’ArteNONsiTrivella
Per la salvaguardia del territorio, dei suoi veri tesori e del suo unico e inestimabile “patrimonio”
Moderatrice dell'evento: Sonia Rocca

Data: Marzo, 2015

GIOVEDì 26 MARZO ALLE ORE 10.30
presso i locali dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, (via Tommaso Campanella 192) si terrà l’incontro informativo patrocinato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e promosso dal Coordinamento Nazionale NOTRIV Calabria, ai fini di sensibilizzare gli studenti sulla paventata possibilità del decreto “Sblocca Italia”, di impiantare piattaforme petrolifere nei nostri mari, a largo delle nostre coste, proprio a ridosso dei siti di rilevanza archeologica e e naturalistica che ci rendono famosi in tutto il mondo.
E’ questo il “Nuovo Sviluppo Economico” destinato alla nostra regione?
Quale futuro per siti come Capo Colonna e il parco archeologico?
A quali rischi è sottoposta la culla della “Magna Grecia” e il nostro patrimonio archeologico e artistico attraverso i moderni impianti petroliferi che usano la tecnica del “fracking”?
Ne parleremo con esperti del settore illustrando le attività del Coordinamento sul territorio e finalizzando i nostri obiettivi di salvaguardia e tutela.

Moderatrice dell'evento: Sonia Rocca
Info: Salvatore Belfiore - Portavoce Coordinamento NOTRIV CALABRIA - Cagliostro_80@hotmail.it - 380 2560636


LAB./Fantasia

The Swiss Touch in Landscape Architecture

The Swiss Touch in Landscape Architecture
a cura di: Michael Jakob

Inaugurazione e conferenza lunedì 30 marzo, ore 11.30 (fino al 30 aprile 2015)
Accademia di Belle Arti di Catanzaro
Via Tommaso Campanella, 182, 88100 Catanzaro

Data: Marzo, 2015

L’architettura del paesaggio è un fenomeno che ha trasformato completamente il territorio e il nostro modo di intenderlo. La disciplina, relativamente recente – ha fatto la propria comparsa verso il 1800 -, si è sviluppata negli ultimi decenni in modo considerevole. Attualmente l’architettura del paesaggio conosce un momento di spettacolare espansione e sta assumendo un ruolo sempre più importante. In effetti, l’interesse per il paesaggio, rappresenta una delle tendenze più significative della nostra epoca.
L’architettura del paesaggio odierna si occupa infatti della pianificazione degli spazi pubblici, dei progetti urbani e periurbani, della gestione degli spazi verdi nelle città, della creazione di parchi e giardini, dei terreni post-industriali, come pure dell’integrazione delle zone agricole del territorio. La Svizzera ha avuto nel corso del XX secolo – e continua ad avere – un ruolo essenziale nell’evoluzione dell’architettura del paesaggio. Realizzazioni esemplari dei paesaggisti elvetici si trovano sia in territorio elvetico che all’estero. Tuttavia, in un momento storico in cui il paesaggista si trova al centro delle professioni che progettano gli spazi di vita presenti e futuri, la figura dell’architetto del paesaggio è ancora poco conosciuta. I progetti dei paesaggisti svizzeri danno particolare risalto alla bellezza formale, pur dedicando la massima attenzione al contesto ecologico. Il rispetto per il genius loci e la sua storia si sposa con la sobrietà estrema e con l’eleganza raffinata delle soluzioni messe in atto.
L’esposizione, che si compone di 32 pannelli con foto e note di commento, invita alla scoperta della ricchezza, della diversità e della complessità di questa pratica affascinante. Una parte iniziale, teorica e storica, fissa il quadro concettuale della mostra. Vi si documenta l’apporto della storia dei giardini e il ruolo svolto dai pionieri della disciplina. Inoltre vi è sottolineata l’importanza delle grandi esposizioni nazionali e il successo recente di Lausanne Jardins, il festival internazionale dell’arte dei giardini in città. Una seconda parte, che forma il nucleo centrale di The Swiss Touch in Landscape Architecture, presenta i progetti dei protagonisti dell’architettura del paesaggio svizzero. Infine, la sezione “nouvelle vague” propone uno sguardo sui paesaggisti emergenti.

Michael Jakob è docente di Storia e teoria del paesaggio presso la Scuola di Ingegneria di Ginevra/Lullier e al Politecnico di Losanna (EPFL). E’ cattedratico di Lettere Comparate all’Università di Grenoble. E’ fondatore e direttore della rivista internazionale “Compar(a)ison”, nonché della collana “Di monte in monte” (edizioni Tararà). Dirige presso l’editore Infolio (Losanna) la collana “Paysages”. Di recente pubblicazione, Sulla panchina. Percorsi dello sguardo nei giardini e nell’arte, Einaudi, Torino, 2014.

Mostra prodotta da Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura Zurigo, e promossa nella sua edizione all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro da Andrea Romoli Barberini (Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea).
In collaborazione con l'Ambasciata di Svizzera a Roma.
Ingresso e orario: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 17.00. Ingresso libero.
Info e Ufficio stampa: tel. 0961.77.76.58

Patrocini: MiBAC, ABA Catanzaro, Palazzo Ducale Arte Contemporanea Maierà


LAB./Fantasia

Fondazione SoutHeritage

Fondazione SoutHeritage
Un esempio di arte nel territorio

Data: Marzo, 2015

Nell'ambito del corso di Fenomenologia dell'Arte contemporanea ci sarà l'incontro con Angelo Bianco e Roberto Martino della Fondazione SoutHeritage di Matera.
L'incontro verterà sul rapportotra arte e territorio e si terrà in aula di Storia dell'Arte giovedì 5 marzo ore 14.00.


Tracce...

Tracce...

TRACCE PER UN'AUTORAPPRESENTAZIONE
UN AUGURIO AD ARTE 2015

Data: Marzo, 2015

sesta edizione
a cura di Simona Caramia e Lorenzo Madaro

Centro per l’arte contemporanea Open Space
via Romagna 55, 88100 Catanzaro
Inaugurazione: 4 marzo 2015, ore 19.00
Info: 0961.61839 - openaspace.artecont@teletu.it

Il Centro per l'arte contemporanea Open Space di Catanzaro promuove, da dieci anni, una continua attenzione alle problematiche del sociale e della comunicazione, realizzando attivamente momenti di relazione e di confronto, indirizzando la propria mission verso il dialogo, la solidarietà, l’accettazione e il rispetto reciproco. UN AUGURIO AD ARTE è un appuntamento consolidato da ormai sei anni che si propone come progetto culturale e pedagogico in progress, come momento di relazione che convoglia idee e riflessioni, un “ponte” che unisce arte e società verso un auspicio di cambiamento.
Il progetto è promosso nell'ambito delle attività educative dalla sezione didattica dell’Open Space, che annovera docenti e studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Dopo il successo delle passate edizioni, che ha visto la partecipazione attiva di numerose personalità del mondo dell'arte e della cultura – da Renato Barilli a Maurizio Calvesi, da Gillo Dorfles a Lorenzo Canova, da Arturo Schwarz ad Antonio d’Avossa, da Miriam Cristaldi a Michelangelo Pistoletto, da Getulio Alviani a Piero Gilardi, da Mauro Staccioli a Lucio Del Pezzo a Giuseppe Spagnulo, da Bruno Ceccobelli a Stefano Cagol – anche quest'anno l’Open Space promuove un dialogo costruttivo e trasversale, attraverso il fare di coloro che hanno inteso donare il proprio contributo.
La nuova edizione, denominata Tracce per un'autorappresentazione, cura di Simona Caramia e Lorenzo Madaro, riflette sul tema dell'autoritratto, valicando la sua mera funzione referenziale o di imitazione del reale. Inteso quale momento di attenzione e riflessione sulla dimensione umana individuale − anche, ma non esclusivamente agli aspetti dell'identità fisiognomica e psicologica − l'autoritratto è ciò che caratterizza più intimamente l'artista, connotando semanticamente ed esistenzialmente il suo lavoro. Ogni artista è dunque stato invitato a rappresentare se stesso − la propria personalità-identità − secondo le modalità che ha ritenuto più opportune, utilizzano il proprio linguaggio (pittura, scultura, fotografia, ecc.).
I protagonisti di questa edizione sono: Getulio Alviani, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Angelo Bianco, Stefano Cagol, Eva Caridi, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Fernando De Filippi, Nicola Elia, Franco Flaccavento, Gaetano Grillo, Francesco Guerrieri, Bogumil Ksiazek, Roberto Martino, Giuseppe Negro, Christos Pallantzas, Mariagrazia Pontorno, Virginia Ryan, Emiliano Zucchini.
La mostra sarà inaugurata presso gli spazi dell'Open Space mercoledì 4 marzo, ore 18.00. Per l'occasione, durante la serata inaugurale, sarà realizzata da un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti (Mariagrazia De Micheli, Yana Kozhemykina, Matteo Loprete, Caterina Pagliara, Alfredo Smorfa, Carla Tomaino) una performance, che rifletterà sul rapporto dialettico di conoscimento/riconoscimento tra sé ed altri, tra identità ed alterità.
La mostra sarà visitabile sino al 3 aprile, nei seguenti giorni ed orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e per appuntamento. Ingresso libero.


LAB./Fantasia

Vincenzo Trione

Inaugurazione Anno Accademico 2014-2015

Data: Gennaio, 2015

Il Presidente Rocco Guglielmo
Il Direttore Prof.ssa Anna Russo

PRESENTANO

in collaborazione con Piero Mascitti

VINCENZO TRIONE "EFFETTO CITTA' arte-cinema-modernità

Martedì 20 gennaio 2015 - ore 17.00
Aula Magna Accdemia di Belle Arti di Catanzaro

Vincenzo Trione, nominato recentemente curatore del Padiglione Italia alla 56° Biennale di Arte di Venezia, insegna Arte e nuovi media e Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano. Collabora al “Corriere della Sera” ed è titolare della rubrica d’arte di “Io Donna”. Commissario della XIV edizione della Quadriennale di Roma (2003) e di “Valencia09”, ha curato mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Oltre a numerosi saggi su momenti e figure delle avanguardie del Novecento, ha pubblicato Il poeta e le arti. Apollinaire e il tempo delle avanguardie (Guerini e Associati, 1999), Dentro le cose. Ardengo Soffci critico d’arte (Bollati Boringhieri, 2001), Atlanti metafisici. Giorgio de Chirico: arte, architettura, critica (Skira, 2005), Le città del silenzio. Giorgio de Chirico: arte, architettura, profezia (Skira, 2009). Ha curato i seguenti cataloghi: I luoghi e l’anima. Mario Sironi / Constant Permeke (Federico Motta, 2005), El siglo de Giorgio de Chirico. Metafísica y arquitectura (Skira, 2007), Salvador Dalí. Il sogno si avvicina (24 Ore Cultura, 2010), Alberto Savinio. La commedia dell’arte (24 Ore Cultura, 2011), Post-classici. La ripresa dell’antico nell’arte contemporanea italiana (Electa, 2013). È coautore del libro Monocromos. De Malevich al presente (Documenta, 2004), che è stato tradotto in diverse lingue (Editions du Regard, 2004; The California University Press, 2006). Inoltre, ha curato un’antologia di testi di Alberto Savinio (con Giuseppe Montesano, La nascita di Venere. Scritti sull’arte, Adelphi, 2007) e il volume di Mimmo Rotella, Anni di piombo (Abscondita, 2012).